Contorsionismo Maschile
Breve approfondimento stilistico e di genere
foto: contorsionista Chester Kingston
Che siano a livello numerico nettamente più superiori le donne che gli uomini è abbastanza scontato, forse anche per una ragione di predisposizione genetica. Ma che ruolo ricoprono gli uomini contorsionisti? Quanti sono? In che cosa si differenziano e come si sono affermati?
Se penso alla contorsione maschile penso immediatamente ad artisti straordinari: Aleksei Goloborodko, Gitu Lazarus, Alexandre Batuev... ma penso anche ad una tecnica con un imprinting sempre molto folle e originale. È sempre stato così?
Non è facile indagare in merito alla storia del contorsionismo in sé, nenchemeno quella esclusivamente maschile perché le fonti attendibili non sono molte e c'è grande carenza bibliografica e teorica. Proverò ad annotare 4 esempi di performer old school secondo me significativi con qualche cenno storico che ho raccolto personalmente in questi anni e che potrebbe unire mini pezzi di questo enorme puzzle per contestualizzare il tema del blog.
1. Marinelli
Non si può non citare Marinelli se prediamo in considerazione gli uomini contorsionisti storici più importanti. La posa d'equilibrio con l'attrezzo che fa presa esclusivamente con la bocca che tutt'oggi porta il suo nome è una tra le figure più viste nei finali delle performances tradizionali. Siamo nel periodo fine 800 inizi 900. No! Non era italiano anche se tutti ci stavamo sperando... :) bensì tedesco: il suo nome vero era Herman Buettener e 'Marinelli' era solo un semplice ed orecchiabile (finto) appellativo artistico all'italiana, come spesso accadeva per caratterizzare gli artisti nei vaudeville e nei cabaret dell'epoca. Naque da famiglia circense, debuttò a 7/8 anni. Fu un personaggio chiave per la storia del circo oltre che per la sua carriera performativa anche perché fondò un'agenzia di artisti rinomata e tra i tanti che lavorarono per lui ci fu Rastelli; il giocoliere più famoso al mondo!
Prima di morire vendette il suo scheletro ad un ricercatore americano.
Marinelli, Herman Buettener in ponte
2. Adonis Ames
Nello stesso periodo, fine 800, anche Adonis Ames (nome d'arte di John Krause) godette di notevole popolarità. Amico e partner di scena celebre mago Houdini, riscosse grande successo dall'America all'Europa nonostante la sua breve vita (fonti attendibili tracciano la sua morte attorno ai 29 anni). Fu il primo a esibirsi e ad essere menzionato sul cartellone dell'Exposition del Music Hall. Fu soprannominato 'il Serpente Umano' (per la stampa era comune associare i contorsionisti a questo animale) e suscitò ampio interesse soprattutto per la creatività e l'eleganza dei suoi numeri che comprendevano luci in scena particolarissime, effetti elettrici, costumi e scenografie a forma di fiori... qualcosa di veramente nuovo e interessante per un acrobata. Decise addirittura di proteggere le sue performances con copyright per paura di essere imitato. Fu uno dei rappresentati della contorsione esteticamente "bella" e visuale di genere maschile.
Alcuni giornalisti associarono la morte prematura alle sue contorsioni... Circolava la tesi mistica e fasulla che i contorsionisti non potessero vivere a lungo causa l'anomalia della professione stessa. In realtà fu probabilmente la tubercolosi a colpirlo, ma questo rende molto l'idea di quanto fosse una disciplina caricata di mistero.
Adonis Ames in equilibrio sulle canne
3. Chester Kingston
Un piccolo salto avanti nel tempo fino agli anni 20/30 del '900 per Chester Kingston, il grande Kingston: un personaggio chiave e d'ispirazione per molti altri artisti arrivati dopo; newyorkese ma sicuramente amante della Cina...cavalcò l'onda dell'enigmaticità del contorsionismo e delle sue abilità acrobatiche fingendosi mezzo cinese, vestendosi come un cinese e creando ovviamente numeri in pieno mood e atmosfera cinese. Apparve per la prima volta in Francia nel 1919 ma lavorò anche in America e nei circhi più prestigiosi di tutto il mondo.
Ideò numeri con il suo corpo a mo' di puzzle combinando dislocazioni avanti e front bending. La sua performance più nota è forse quella in camicia e pantaloni eleganti con una sedia nella quale si annoda (the puzzle man) dove si contorce e si piega fino all'inverosimile... forse l'esempio più avanguardista e ancora oggi attuale di performance circense in costumi casual quotidiani.
Chester Kingston, 'the man puzzle'
4. Pifar Shang
Circa dieci anni dopo anche Pifar Shang, come Kingston, si ispirò all'oriente; però lo fece in modo molto differente unendo contorsioni alla manipolazione d'oggetti come piatti, cerchi e equilibri. Le sue foto sono straordinarie e si legge immediatamente l'interesse e lo studio minuzioso del circo classico cinese a cui si dedicò. Fu performer e agente di spettacolo e nel 1960 partecipò anche a trasmissioni televisive BBC, insomma una specie di rock star del circo.
Pifar Shang con piattini in equilibrio
Ho riportato questi 4 esempi sia per incidenza storica che per differenza di stile; ognuno di loro ha un elemento inedito e singolare. Sono solo 4 granelli di un grande deserto e ci sono tanti altri artisti che meriterebbero approfondimenti...Bisognerebbe fare grandi ricerche in vecchi archivi e riviste e dare spazio anche ai molti contorsionisti enterology che si chiudevano in scatole o valigie (mi viene in mente ad esempio Roky Rendall) o artisti clown stile 'rag doll' o prodigi made in Africa (come Lazarus Mwangi).
È anche vero che una grande fetta di contorsionisti uomini dal 1950 ad oggi si è affermata specialmente per la tecnica del front bending (piegamenti avanti). Veniva più naturale immaginare uno stile dislocato e 'rotto' sul corpo maschile forse? Potremmo fare una lista infinita per gli artisti incastrati in racchette da tennis o piccoli cerchi con spalle fuori sede!
Personalmente preferisco comunque il contorsionismo classico ed eseguito da donne per motivi stilistici di grazia e leggerezza, ma ho tratto molta ispirazione dai performer uomini. È affascinante ed evocativo ammirare la qualità della scioltezza su un corpo maschile dalla corazza più rigida e forte. I contrasti meritano e attirano sempre attenzione. Storicamente trovo anche che i contorsionisti uomini, seppur abbiano sofferto per la loro minoranza, abbiano goduto di maggiore originalità- libertà stilistica e possibilità di scelta imprenditoriale forse anche per una questione di potere/dominanza di generi a priori vigente nei secoli scorsi.
IL CONTEMPORANEO
Oggi, per i non addetti al lavoro, resta ancora il sottofondo e la concezione che solo le donne possano fare contorsionismo e che solo alle donne spettino performances eleganti e sensuali perché gli uomini devono dedicarsi alla sfera dei numeri più forti e virili...ma non è così né per le uno né per l'altro.
La massa corporea e le linee sono elementi essenziali che determinano l'aspetto e le possibilità di un artista (il corpo di una donna è già fisiologicamente più curvo e sinuoso e si addice molto alla contorsione così come quello di un uomo molto muscoloso potrebbe addirsi per la base del Mano a Mano per esempio) ma è nel movimento e nel gusto di chi esegue che si apprezza l'unicità di un'artista e i preconcetti o i cliché di genere ormai sono solo un ricordo passato. Ciò che conta, ad ogni modo, è la bellezza e la validità della ricerca artistica a favore della tecnica che c'è nelle performance indipendentemente dal sesso dell'artista che esegue.
Non credo che quanto scritto significhi annullare completamente il femminile e il maschile, anche se certi estremismi fanno volutamente pensare a questo, ma penso significhi più che altro potersi servire di un’estetica anche sottoforma di gioco arbitrario. Avere campo libero sia di fare come si faceva in passato che di rompere tutti gli schemi. È un'operazione impossibile e limitante nel 2023 etichettare o confinare generi stilistici.
Il contorsionista di oggi (uomo o donna) ha la fortuna, la libertà e il diritto di poter essere come preferisce. be free and have fun!