10 Domande Scomode
contorsionista Margaret Jordensen
Per questo blog ho lasciato carta bianca alla mia allieva Elena (che ringrazio) chiedendole di sottopormi a 10 domande 'scomode' e curiose in merito al tema del contorsionismo promettendole che avrei risposto in piena sincerità senza farmi nessun tipo di problema... Ovviamente l'obiettivo non è essere autoreferenziale (come in nessuno dei miei articoli) ma dare una visione generale e questa volta anche più simpatica del mondo di cui io e molte altre bravissime artiste e artisti fanno parte. Nessun filtro... Voilà, Buon divertimento!
1. Cosa mangia una contorsionista?
Anche se sarebbe suggestiva come risposta, NON mangio solo big bubble fucsia che mi rendono iper elastica, no! Mangio nella maniera più sana e variegata possibile.
Ci sono stati periodi nella mia vita in cui ho sperimentato molti tipi di diete (a zone, chetogenica, iper proteica etc.) devo ammettere anche molto rigide. Sono stata sottopeso, sono stata molto muscolosa e sono stata anche un po’ grassottella. Oggi cerco di non privarmi di ciò che mi piace perché ho capito che il proibizionismo è l'anticamera del vizio e quindi poi ottengo il risultato inverso. Negarmi le cose è sempre strategicamente sbagliato, sono troppo ribelle. È amando il corpo e ascoltando i miei bisogni che ho imparato a volermi bene e calibrare il piacere per il cibo con la necessità di mantenermi in forma. Ora non seguo una dieta particolare: cerco di non appesantirmi la sera, evito cibi chimici o super dolci, integro vitamine, rimango idratata e tutte le altre classiche cose che una persona allenata fa...nulla di trascendentale.
2. Vomiti se mangi prima di esibirti?
ahahahah ! Diciamo che non mangio MAI prima di esibirmi e gli amici e colleghi che hanno lavorato con me lo sanno molto bene. Cerco di fare in modo che la digestione sia già avvenuta oppure mangio direttamente dopo lo spettacolo.
Ma sì, mi è capitato in una delle mie prime performance tanti anni fa di stare poco bene dopo aver mangiato e subito dopo fatto contorsione...non è piacevole. Prima e ultima volta! Lo stomaco quando siamo in posizioni di arco a testa in giù subisce uno stravolgimento di posizione notevole ed è molto in subbuglio... la fine della storia non la descrivo ma potete immaginarla XD
3. Come fai a lavorare quando hai il ciclo?
Lavoro esattamente come tutti gli altri giorni. Anzi, spesso paradossalmente mi sento più forte e non l'ho mai vissuto come fatto ostacolante. Sicuramente è variabile di mese in mese... dipende anche da tanti altri fattori (stress, viaggi, sovraccarichi). In generale fare attività mi aiuta molto a superare e dimenticare i dolori.
4. Quanto tempo ti devi allenare al giorno?
Dipende in che periodo dell'anno mi trovo e dipende che date ho imminenti. Di norma 3\4 ore al giorno ma ci possono essere tanti tipi di allenamenti diversi: pura tecnica, coreografici, routines per incrementare resistenza...Come per l'alimentazione, la mole di lavoro avuta negli anni ha subito alti e bassi. Quando ero a scuola di circo arrivavo anche a 7 o 8 ore ma attualmente il mio obiettivo attuale non è distruggermi o consumarmi per arrivare morta a fine giornata, ma migliorare e lavorare intelligentemente bene e serena il più a lungo possibile.
5. Ti sei mai fatta molto male?
Si, ho avuto delle infiammazioni molto gravi post covid tali per cui per molti mesi ho dovuto sospendere l'allenamento. È stato difficile però oggi posso dire di aver imparato molto sia sotto il punto di vista mentale che fisico rispetto all'approccio che voglio tenere in protezione al mio corpo. Lavorare assiduamente e a certi livelli aumenta i rischi d'infortunio ma fa parte del gioco e l'ho messo in conto.
6. Quanto conta il peso corporeo per il tuo lavoro?
Risponderei il giusto. Troppo ingombro non aiuta e non fa bene a prescindere per la nostra salute, ma non aiuta nemmeno stravolgere la propria fisionomia per avere un peso piuma aderendo a dei vecchi standard inutili che portano solo a malattie alimentari. Mi è stato detto spesso che ero troppo in carne per essere una contorsionista ma lo sono diventata ugualmente e sono felice di non essere uno scheletro ambulante ma avere delle forme da donna.
7. Quando finisce la carriera di una contorsionista? Cosa farai a fine carriera?
Si spera il più tardi possibile. Per molte finisce per scelta, per infortuni, per gravidanze etc... Invecchiando si dovrebbe diminuire l'intensità degli archi o comunque attuare accorgimenti. Non credo che fra 10 anni potrò replicare gli stessi tricks estremi che eseguo oggi (anche se non si sa mai). Sai, in qualche modo funziona un po’ come per le storie d'amore...fin quando c'è passione, volontà e astri a favore la cosa dura. Il giorno che ci saranno troppi impedimenti o che il mio fisico smetterà di accettare questo tipo di pratica penso che mi reinventerò e utilizzerò magari altri linguaggi espressivi o punterò esclusivamente all'insegnamento nella maniera il più accogliente e matura possibile. Ho molta stima per chi si ritira dalle scene con dignità perché ha capito che il suo percorso è terminato, è sinonimo di saggezza. Tutto cambia e si trasforma e si lascia il posto a chi arriverà.
8. Miglior complimento e peggior insulto ricevuto sul lavoro?
Miglior complimento direi quando mi dicono che non hanno mai visto qualcuno di così flessibile nella loro vita... insulto non saprei, forse è stato il sentirmi dire (agli inizi degli studi di circo da un anziano professore) che ero troppo 'grassa' e che non avrei mai fatto questo mestiere. Non è un insulto vero e proprio ma lo interpretai come tale. Il maestro dovrebbe motivare e fare evolvere gli allievi, non denigrarli o deriderli sminuendoli in questa maniera soprattutto rispetto a cose che hanno delle soluzioni. Si può dire tutto ciò che si vuole, non sto incentivando perbenismi o ipocrisie ma ci sono le modalità adeguate a farlo. Io penso che chiunque abbia il diritto di mettersi alla prova, imparare e migliorare indipendentemente dal livello in cui si trova in partenza. Chi insulta o dice fesserie di questo genere (ad un allievo tra l'altro, che si mette in gioco con tutta la voglia di fare di questa terra) è solo una persona repressa che ha problemi personali che sfoga gettando odio sugli altri...comunque ora questo episodio lo lascio alle mie spalle e anzi, mi fa un po’ ridere. Sapessi l'indirizzo di casa di questo 'Mister Gentleman' gli invierei una cartolina con una mia foto con il sedere sulla testa ;)
9. Quanto guadagna una contorsionista?
Dipende dal target e i contesti in cui lavora. Io personalmente ora sono sotto il regime d'intermittence che è un sussidio statale dello stato Francese unicum in Europa che tutela gli artisti e i tecnici che lavorano per lo spettacolo dal vivo. Va rinnovato ogni anno e ha parecchie regole da rispettare perché è una tutela dei diritti di un tipo di lavoro che hanno ritmi diversi dagli standard, mi permette di vivere con una buona stabilità economica.
10. Come mai hai deciso di diventare contorsionista?
Non ho una risposta esaustiva per questa domanda...la contorsione ha convogliato tanti aspetti che andavo sperimentando durante gli studi alle Belle Arti. Mi affascinava la ricerca estrema del limite del corpo umano rispetto il profilo anatomico e del disegno rappresentativo. Ho iniziato per gioco e poi ho capito che avendo una bella predisposizione fisica potevo unire l'esperienza mia corporea con le ricerche visuali e delle forme. Non sono partita dalla ginnastica o dall'acrobatica anche se ho sempre fatto danza da piccolina; sono partita dalla scultura e dalle performance art. Ho fatto un percorso formativo abbastanza anomalo ma per me è stato liscio come l'olio, si sono concatenate possibilità diverse e sono rimasta aperta mentalmente senza chiudermi in un solo settore. Poi c'è stato il circo classico e le formazioni… a per i dettagli puoi leggere la biografia sul sito, non mi dilungo!
Grazie Elena per queste domande, alla prossima!!